Diritto alla sicurezza: fino a che punto?
Sia in questo sito Internet che sull’opuscolo potete trovare documenti che vi aiuteranno a preparare il dibattito.
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Nota sulla procedura
I materiali sono ordinati per tema (ordine raccomandato):
Nota: troverete lo spazio per gli appunti a pagina 66 dell'opuscolo.
- WEB
A1 Sicurezza individuale
- Pagina67
A2 Sicurezza collettiva
A1
Sicurezza individuale
La «sicurezza» assume diverse sfaccettature. Oltre alla dimensione statale della sicurezza, che mira essenzialmente alla sicurezza collettiva, vi è anche una dimensione individuale, che pone al centro la singola persona. Accanto alla sicurezza garantita sul piano diplomatico o militare, esiste dunque una sicurezza sociale e personale.
Sicurezza sociale
In Svizzera, la sicurezza sociale è garantita da un articolato sistema di assicurazioni sociali, che assicura il minimo esistenziale alla popolazione residente. A livello politico, sicurezza sociale e responsabilità individuale risultano spesso contrapposti. Qual è la combinazione ottimale tra questi due elementi e a chi spetta il finanziamento della sicurezza sociale?
Di seguito troverete due esempi del dibattito attuale sulla sicurezza sociale in Svizzera:
Reddito di base
Nel 2016, un’iniziativa per un reddito di base incondizionato è stata respinta dal 77 per cento dei votanti. In base a quest’ultima, ogni adulto avrebbe dovuto ricevere circa 2500 franchi al mese, e ogni bambino o adolescente circa 625 franchi. Questo reddito di base avrebbe dovuto sostituire le prestazioni sociali e assistenziali odierne. I datori di lavoro avrebbero ridotto gli stipendi di circa 2500 franchi (ossia l’importo del reddito di base) e versato le somme corrispondenti in un apposito fondo. Un'altra iniziativa è stata lanciata nel 2021, ma non si è concretizzata nel marzo 2023 per mancanza di firme.
Argomentazioni dei promotori
Presa di posizione e documenti del Consiglio federale
Domande concrete:
Cosa ne pensate dell’introduzione di un reddito di base incondizionato?
Le spese dentistiche dovrebbero essere incluse tra le prestazioni coperte dall’assicurazione malattie obbligatoria?
I premi di cassa malati andrebbero calcolati in funzione del reddito o del patrimonio?
Premi di cassa malati
Nel 2020 è stata depositata un’iniziativa intitolata «Al massimo il 10 per cento del reddito per i premi delle casse malati (Iniziativa per premi meno onerosi)». Il Consiglio federale nel 2021 ha raccomandato alle Camere federali di respingere l’iniziativa, che nel 2023 risultava pendente in Parlamento.
Argomentazioni dei promotori
Presa di posizione e documenti del Consiglio federale
Sicurezza personale
In base all’Ufficio federale di statistica (UST), la sicurezza personale in Svizzera è determinata principalmente dalla criminalità, dal rischio di incidenti stradali e dai pericoli naturali. Districarsi senza danni nel traffico, essere protetti da discriminazioni, non cadere vittima di reati: tutto ciò – e molto altro – contribuisce alla sicurezza personale. Ma fino a dove si deve spingere lo Stato per garantire al meglio la sicurezza personale? Qual è il limite oltre il quale esso assume i tratti di uno Stato di polizia?
Domande concrete:
Per prevenire i crimini tramite la dissuasione o perlomeno agevolare le indagini, è opportuno consentire la registrazione e l’esame dei dati di geolocalizzazione o la moltiplicazione delle telecamere di sorveglianza nello spazio pubblico?
Fino a che punto è lecito sorvegliare il traffico Internet ed e-mail per prevenire in larga misura gravi reati nello spazio digitale o agevolare le indagini? Quali servizi (provider, sistemi di messaggistica) dovrebbero essere tenuti a fornire dati non codificati? Per quanto tempo questi dati dovrebbero rimanere a disposizione (conservazione preventiva dei dati)?
Negli ultimi anni, il dibattito politico in materia si è concentrato soprattutto su due leggi federali:
Revisione della «Legge federale sulla sorveglianza della corrispondenza postale e del traffico delle telecomunicazioni» (LSCPT), in vigore dal 1° marzo 2018
In reazione all’evoluzione dello scambio digitale di informazioni, la suddetta revisione impone a tutte le istituzioni e ai privati che offrono o mettono a disposizione un accesso Internet (o servizi di messaggistica affini) di tollerare la sorveglianza delle comunicazioni se sussiste il sospetto di un reato. Ciò vale anche per i privati che mettono ad esempio a disposizione la propria rete WLAN a terzi.
Per consentire l’accesso a informazioni rilevanti anche a posteriori, i fornitori commerciali di servizi sono tenuti a conservare i relativi dati per sei mesi (conservazione preventiva dei dati).
In caso di sospetto di reati gravi, la Confederazione o, meglio, le sue autorità di perseguimento penale possono impiegare tra l’altro i cosiddetti «trojan statali» o «GovWare» (government software). Il loro utilizzo deve tuttavia essere ordinato dal Ministero pubblico e autorizzato dal giudice dei provvedimenti coercitivi.
Nota bene: il referendum contro la revisione della LSCPT non è riuscito.
Una valutazione sulla revisione della LSCPT
La nLSCPT [la «n» sta per «nuova», cioè per la revisione della LSCPT] porta con sé parecchie novità, ma, per quanto riguarda gli aspetti più contestati, non si spinge fino al punto temuto in origine soprattutto dall’industria delle telecomunicazioni e da chi si oppone alla sorveglianza. […] Osservando l’esito finale della revisione alla luce delle aspre discussioni suscitate dall’avamprogetto e dal disegno altrettanto controverso, il risultato odierno può essere quasi definito un «prudente aggiornamento» o un «compromesso tipicamente svizzero».
Nel 2022 il Consiglio federale ha indetto la procedura di consultazione concernente la revisione parziale dell’«ordinanza sulla sorveglianza della corrispondenza postale e del traffico delle telecomunicazioni» (OSCPT): le modifiche proposte prevedevano tra l’altro, in caso di sospetto di reati gravi, l’obbligo per i fornitori di servizi di decriptare informazioni trasmesse in maniera criptata. Tale misura è però stata osteggiata, tra l’altro dall’«Incaricato federale della protezione dei dati e della trasparenza» (IFPDT). Il «Servizio Sorveglianza della corrispondenza postale e del traffico delle telecomunicazioni» (Servizio SCPT) ha fatto inoltre notare che i fornitori di servizi interessati spesso non dispongono della necessaria «chiave».
Sito Internet del Servizio SCPT: domande frequenti
Sito Internet del Servizio SCPT: statistica sulle misure di sorveglianza
Argomentazioni del comitato referendario (nota bene: il referendum non è riuscito)
«Legge federale sulle misure di polizia per la lotta al terrorismo» (MPT)
Approvata alle urne nel 2021 con il 57 per cento dei voti, la legge federale in questione è entrata in vigore nel 2022.
La MPT autorizza gli organi di polizia a intervenire prima e a titolo preventivo se sussistono indizi concreti e attuali che la persona sospettata costituisce un «potenziale terrorista». Nei confronti di queste persone possono essere comminati il divieto di lasciare il Paese, la residenza coatta in un determinato luogo o, in casi estremi, in un determinato immobile, l’obbligo di partecipare a colloqui e di segnalare il luogo in cui si trovano (per verificare il rispetto del divieto di espatrio). Ai potenziali terroristi possono inoltre essere vietati i contatti con altre persone sospette; per gli stranieri è per giunta prevista la carcerazione in vista del rinvio coatto.
La MPT contiene una serie di disposizioni per evitare un’applicazione arbitraria e sproporzionata delle suddette misure.
Comunicato stampa di Amnesty International Svizzera sull’esito della votazione
Presa di posizione e documenti del Consiglio federale
Proseguite sull’opuscolo!
Proseguite ora nell’opuscolo, dove potete trovare documenti sul tema A2 «Sicurezza collettiva»
- Pagina67
Il senso di sicurezza
- Pagina68
La sicurezza di approvvigionamento